Obiettivo della Rete, non facile ma necessario nel momento in cui si parla di cibo e sistemi alimentari, è quello di tenere insieme i diversi approcci di studio e il variegato background formativo e professionale che anima il gruppo di ricercatori ed esperti.

Pianificatori, geografi, agronomi, economisti, nutrizionisti, giuristi, sociologi hanno oggi la possibilità di parlare intorno allo stesso tavolo su un argomento che coinvolge varie sfere dell’organizzazione della società odierna: le sfide legate alla sostenibilità dell’agricoltura, i rapporti all’interno delle filiere del cibo, l’assetto delle aree agricole urbane e periurbane, le connessioni fra città e campagna, l’interpretazione dei nuovi modelli di consumo alimentare, la gestione delle risorse naturali destinate alla produzione di cibo, i problemi nutrizionali legati al cibo, la gestione dei rifiuti e la prevenzione degli scarti di cibo, la cultura del cibo, i modelli della distribuzione, la relazione fra le filiere corte e la GDO, il bilanciamento di prodotti locali con quelli geograficamente più distanti, etc.

In termini operativi, la Rete intende monitorare le performance in termini di coerenza e sostenibilità di politiche, programmi, strategie, o anche singole iniziative rivolte ai sistemi alimentari messi in atto nelle città italiane coinvolte. Attraverso l’impostazione di un framework valutativo composto di obiettivi, target e indicatori, e mediante la collaborazione fra i partecipanti della Rete, l’obiettivo è quello di fornire indicazioni in termini di policy-making per guidare le scelte verso sistemi alimentari sostenibili.

In questo contesto, la Rete vuole fornire delle risposte coerenti con i 17 Sustainable Development Goals stabiliti dalle Nazioni Unite. Rispondendo ad alcune delle più grandi sfide della nostra epoca, le Politiche del Cibo possono essere sinergiche rispetto al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile, con capacità di contribuire a obiettivi di scala diversa, da quella urbana a quella globale. Questo rafforza la loro legittimazione nell’ambito delle politiche pubbliche.

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